IoDecido

Qui le decisioni sono prese da tutti invece dei pochi: è per questo che la chiamiamo democrazia diretta. Qui ad e-Atene noi facciamo così.

Assicuriamo diritti eguali per tutti quelli che si lascieranno legittimamente riconoscere, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito.
Qui ad e-Atene noi facciamo cosė.

Quando a Palermo vi erano 2 M5S

  • Storia della nascita di un gruppo

    Storia della nascita di un gruppo

    o fose meglio dire della scissione di un gruppo

    di Fabio D'Anna

    Postato il 16-ott-2012 11.27 senza smentite sul MeetUp Sicilia

    Cominciamo con il dire che da parecchio si era instaurato in clima molto diverso rispetto ai primi tempi di formazione del gruppo, alcune cose che ad alcuni sembravano fondamentali come i principi di trasparenza e l'apertura al mondo esterno sono andate via via scemando lasciando prendere il sopravvento ad altre ragion di stato, il mio pensiero che tutto cominciò a morire da li, ma lasciamo stare le opinioni personali e iniziamo il racconto, lo faccio pubblicamente, così se commetto qualche errore chiunque potrà smentirmi.
    Si è cominciato con introdurre il criterio dell'attivismo, che ai più sembra una cosa ragionevole, ma come ho argomentato altrove nasconde parecchie insidie, non nascondo che anche con tale criterio si possa andare d'amore e d'accordo in un piccolo gruppo ma il tutto deve essere gestito in buona fede e con buon senso (ma la garanzia di ciò non è scritta da nessuna parte). Esistono delle importanti eccezioni che devono essere valutate, ma tralascio questo punto che ci porterebbe troppo lontano, basta mettersi in mente che si sono cominciati a creare delle differenze, gli attivisti da una parte e quelli che non godono di tale status.
    Da qui hanno cominciato a svolgersi riunioni riservate ai soli attivisti, una cosa che qualche anno fa avrei ritenuto impensabile, vigeva infatti una volta la regola non scritta che tutte le riunioni fossero aperte a chiunque avesse voglia di partecipare.
    La mancanza di processi decisionali consolidati ha fatto tutto il resto, infatti in teoria l'assemblea dovrebbe essere sovrana, ma come ben sai nell'impossibilità di decidere tutto in assemblea, altrimenti se ne dovrebbe fare una al giorno, alcune decisioni venivano prese al di fuori di essa, per carità probabilmente cose di poca importanza e necessarie in situazioni di urgenza sopratutto in campagna elettorale. Indipendentemente però se fossero ottime decisioni o meno, questo lascia comunque tagliato fuori dalle decisioni qualcuno ed invece viene data più importanza ad altri, probabilmente quelli che si impegnavano di più ed erano più presenti ma questo in un gruppo che si prefigge lo scopo principale di mancanza di leader, Ognuno Vale Uno, democrazia direttta, ecc, ecc... non può che alimentare scontenti, anche perché molti si avvicinano al M5S proprio perché ascoltando Grillo pensano di trovare proprio una struttura dl tutto orizzontale.
    Questo solo per far capire il clima, i fatti accaduti, alla prossima puntata.

    Postato il 29-ott-2012 4.03 senza smentite sul MeetUp Sicilia

    Per essere onesti non parlo come testimone, perché non ero presente ma i fatti mi sono stati raccontati, ma da più fonti e mai smentite da nessuno, in ogni caso spero che si apra un dibattito in cui i testimoni diretti possano finalmente uscire allo scoperto.
    Qualche giorno prima rispetto alle elezioni comunali in piena campagna elettorale, Luigi Scarpello viene chiamato per una riunione con Riccardo Nuti, Giorgio Ciaccio e Francesco Menallo. Praticamente lo accusano di voto di scambio, una accusa infamante che per chi conosce Luigi è assolutamente risibile, tuttavia volendo accertare la verità ci sta pure che venga interrogato sulla questione. Luigi ovviamente cade dalle nuvole, non si aspettava una cosa simile, quindi si trova spiazzato.
    Il racconto riferito della vicenda è questo: una persona racconta che gli è stato riferito che uno del movimento, un imprenditore che ha un fratello che lavora al comune promette posti di lavoro in cambio del voto. Non si fanno nomi e cognomi ma solo riferimenti velati, per non voler liquidare la cosa con troppa leggerezza Luigi chiama suo fratello che lavora al comune e chiede se possa aver detto qualcosa che possa aver creato tale situazione. Risultato il fratello si è offeso e bisogna pure capirlo perché se uno dei miei fratelli mi facesse una domanda del genere mi offenderei anch'io perché un fratello non deve neanche immaginare che sia possibile una cosa del genere.
    Noi non possiamo sapere se Nuti e Ciaccio abbiano creduto a tale assurdità, o se non gli è parso vero di avere una scusa per togliersi di mezzo un collega/avversario scomodo o se comunque non aveva molto importanza basta che ciò non creasse impedimenti alla loro campagna elettorale, ma di fatto da quel momento è cominciata la caccia all'uomo.
    L'unica cosa certa che tale accusa non l'hanno potuta perpetuare, se non per usarla nei pettegolezzi di cortile, perché di prove non ne esistono e sfido il mondo intero a portare prove di una cosa che non può che essere inventata, conoscendo quello che Luigi ha fatto per il movimento e quello in cui ha sempre creduto, anche prima che esistesse il M5S, che può dimostrare nelle sue opere, nel modo di vivere e di fare impresa, quelli mi sembrano fatti concreti che tutti possono constatare.
    Dobbiamo renderci conto che è vero siamo circondati da persone disoneste che usano la politica per fini personali e meschini, ma non può bastare la voce di corridoio di uno che racconta una infamia per buttare fango su una persona con cui fino a poco tempo prima ai condiviso tutto.
    Se diamo credito a tutto, senza un minimo di prova, i nostri avversari finirebbero con il capire il trucco e con qualche menzogna fatta spargere ad hoc potrebbero liquidare chiunque tra noi. Oggi può capitare a me domani a te.

    Postato il 29-ott-2012 4.28 senza smentite sul MeetUp Sicilia

    Il 31 maggio si svolge una riunione a porte chiuse tra attivisti, anche se essere attivisti e talmente discrezionale, che ci sono opinioni contrastanti sul fatto che fossero tutti attivi.
    Viene letta una lunga relazione preparata precedentemente e si svolge un vero e proprio processo di inquisizione in cui Luigi viene accusato di aver fatto alcune sciocchezze, non saprei come altro definirle, se qualcuno vuol divertirsi ad elencarle farebbe cosa gradita visto che non me le ricordo, ma in sostanza quello che veniva rimproverato e di essersi fatto campagna elettorale. Per tale motivo è stato condannato a sei mesi di sospensione.
    Senza aprire il merito della questione, che tuttavia ritengo assurdo, io contesto in modo più assoluto il metodo.
    Infatti nella stessa riunione è stato deciso che quelle azioni erano deprecabili, che Luigi aveva comesso quelle cose e la sanzione che doveva essere applicata.
    Io non sono un giurista, ma alcune cose fondametali le conosco anche io e credo che siano doverose per chiunque faccia politica e si candidi ad andare in un posto dove si scrivono le leggi valide per tutti i cittadini.
    Prima si scrivono le leggi e si dice cosa è permesso e cosa non lo è.
    Poi si decide quale sanzione applicare a chi non rispetta la legge e si da informazione delle regole a tutti. Da quel momento in poi e per le cose accadute successivamente all'approvazione delle regole, tutti sono chiamati a rispettarle ed eventulmante possono essere sanzionati.
    Non posso decidere oggi che sono vietati i cappelli rossi e poi sanzionare tutti quelli che nella loro vita hanno portato almeno una volta un cappello rosso anche prima di sapere che sarebbe stato vietato.
    Anche se tale decisione è presa con il 100% di maggioranza.
    Ed infine c'é sempre un colleggio terzo scelto al di fuori delle parti in causa che giudica il rispetto delle regole e conferisce l'eventuale sanzione, nei limiti e modi che la legge regola a sua volta.
    Tutto ciò non sono cose superflue, ma corrispondono al minimo essenziale per garantire un giudizio imparziale e quanto più corretto possibile. Se tra pari c'é chi si autoerigge a giudice, senza garanzie per l'imputato altrove la chiamano in tanti modi, ma di certo non democrazia.

    Postato il 1-dic-2012 9.26 senza smentite sul MeetUp OgnunoVale1

    la sera del 3 giugno vengo a sapere che mentre si faceva un processo su delle sciocchezze a Luigi, cose ben più gravi sono state fatte da molti di coloro che puntano il dito, e non sto parlando di qualcosa di biasimato dal gruppo ma di reati. Non avendo altro che delle dichiarazioni di alcune persone che probabilmente non avrebbero ripetuto in tribunale, non mi sono sentito in grado di puntare io il dito verso qualcuno anche perché ho saputo il fatto senza conoscere di preciso le persone responsabili, anche se posso immaginare di chi si tratta.
    Tuttavia era abbastanza per per la mia coscienza, la legalità è uno dei principi fondamentali che mi aveva portato al mio impegno politico, non potevo sopportare di stare in un gruppo che aveva così poco ritegno nel non praticare un principio che però in campagna elettorale è sempre pronto a sbandierare.
    Quindi il giorno dopo nel meetup del GrillodiPalermo ho postato il seguente messaggio:

    ANCHE FABIO LASCIA QUESTO GRUPPO!

    Ormai da tempo soffro per le decisini prese da questo gruppo di persone del M5S, sarebbero troppo le cose che ormai sono diverse dalla mia idea di politica che questo gruppo avrebbe dovuto incarnare, quindi ve le risparmio.
    Ultimamente poi di cose che ho mal digerito c'é ne sono state diverse e provenienti da diverse fonti e penso che il processo sia ormai irreversibile, non posso continuare con voi.
    Chiaramante non è un fatto personale, ma solo ideologico, non credo che vi rendiate conto della strada errata che avete intrapreso perché probabilmente molti non avete naenche il tempo di fermarvi a riflettere sulle scelte fatte, non importa non apriamo un dibattito su questo, non servirebbe a niente.
    Lasciare questo gruppo non significa lasciare il Movimento 5 stelle, formerò un altro gruppo M5S ripartendo da 0 e con un paleto fermo davanti a tutti gli altri: "ognuno vale uno" non sarà mai solo uno slogan e non sarà mai distorto in "ognuno vale uno ma se non si attiva non vale un c....", soprattutto se esiste una oligarchia che decide chi è attivo e chi no.

    Non è mia intenzione lasciare che ci siano guerre intestine al Movimento 5 stelle, ed è proprio per questo che preferisco che ci siano due gruppi autonomi, ma lasciateci lavorare perché saremo leggittimati a farlo esattamente quanto voi e dovremmo necessariamante ritrovarci a lavorare insieme in alcuni casi.

    Utente: DANNA

    Pubblico
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    del 21/02/2013

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