Qui le decisioni sono prese da tutti invece dei pochi: è per questo che la chiamiamo democrazia diretta. Qui ad e-Atene noi facciamo così.
Assicuriamo diritti eguali per tutti quelli che si lascieranno legittimamente riconoscere, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito.
Qui ad e-Atene noi facciamo cosė.
Il progetto senza fini di lucro, mira a creare una comunità certificata di utenti che possano operare in democrazia diretta.
Quando l'avrai usato, capirai davvero la sua straordinaria importanza. Democrazia diretta, e-voto, partecipazione le parole chiave.
Sei entrato in un sistema che permetterebbe ad ogni partito politico di attuare immediatamente la democrazia diretta.
Egregio Signor Sindaco,
Come Lei saprà in Sicilia una legge Regionale recita: Ai comuni è fatto obbligo di spendere almeno il 2 per cento delle somme loro
trasferite (NDR dalla Regione) con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la
scelta di azioni di interesse comune.
I comuni dovrebbero cominciare, il processo partecipativo non è immediato, più
il territorio è grande più il tempo necessario è lungo. Palermo non può attendere, dobbiamo inziare subito
se non si vuole che la legge regionale rimanga lettera morta.
Le chiediamo di avviare immediatamente una conferenza convocando cittadini ed associazioni per progettare insieme
un percorso che porti ad un Bilancio Partecipato anche a Palermo.
Cordiali saluti.