Qui le decisioni sono prese da tutti invece dei pochi: è per questo che la chiamiamo democrazia diretta. Qui ad e-Atene noi facciamo così.
Assicuriamo diritti eguali per tutti quelli che si lascieranno legittimamente riconoscere, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito.
Qui ad e-Atene noi facciamo cosė.
Il progetto senza fini di lucro, mira a creare una comunità certificata di utenti che possano operare in democrazia diretta.
Quando l'avrai usato, capirai davvero la sua straordinaria importanza. Democrazia diretta, e-voto, partecipazione le parole chiave.
Sei entrato in un sistema che permetterebbe ad ogni partito politico di attuare immediatamente la democrazia diretta.
I ricchi sono anche molto potenti, tendono a formare lobby, non a causa di un complotto internazionale ma semplicemente
per una naturale tendenza a difendere i loro interessi comuni, tutti gli altri impegnati a difendere ognuno i propri interessi di
bottega siamo più propensi ad accusarci l'un l'altro, o a mettere sotto accusa altri poveri o sventurati e
non ci accorgiamo che per quantità di risorse che pochi individui nel mondo possono mettere
in campo (in molti casi i bilanci delle multinazionali superano di gran lunga quelli degli stati) non abbiamo più grandi margini di difesa.
La classe politica, che accusiamo di tutti i nostri mali, in molti casi altro non è che l'esecutore di decisioni ratificate al di fuori
degli assetti istituzionali.
È innegabile che in tutto l'occidente la differenza nella distribuzione delle ricchezze è in continuo aumento, le classi medie vengono
schiacciate verso il basso ed aumentano il numero di poveri.
L'ambiente è gravemente compromesso perchè le scelte dei governi sembrano più interessate a garantire i
grandi interessi economici che salvaguardare le future generazioni.
Per fortuna abbiamo ancora un grosso vantaggio competivo che possiamo usare per difenderci:
noi siamo il 99% e loro solo l'1% se riusciamo a superare il nostro individualismo e ci mettiamo
in testa che il principale problema da cui derivano molte delle storture e drammi della nostra società
moderna è proprio il fatto che nonostante la democrazia apparente sono davvero pochi quelli che prendono
le decisioni a discapito dei molti. Se daremo priorità assoluta a costruire una società più
equa dove possano davvero incidere le decisioni ragionate di tutti e non semplicemente di pochi individui facilmente
corruttibili allora potremmo davvero evitare la dittatura silenziosa delle lobby.
Cosa serve:
- Una organizzazione politica che rifiuti il leaderismo, funzionante al suo interno con i criteri della democrazia diretta
ma con attenzione nel tutelare le minoranze indifese e i diritti dei singoli;
- Promuovere la partecipazione dei cittadini alle attività politiche a tutti i livelli;
- Un movimento che nasce dal basso e senza il supporto rilevante di portatori di forti interessi economici;
- Un movimento in cui i diritti universali dei singoli siano visti come una garanzia per lo sviluppo dell'intera comunità;
- Un movimento che sappia dare all'ambiente ed alla salute di tutti gli individui un valore superiore a qualunque altro valore squisitamente economico.
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