Qui le decisioni sono prese da tutti invece dei pochi: è per questo che la chiamiamo democrazia diretta. Qui ad e-Atene noi facciamo così.
Assicuriamo diritti eguali per tutti quelli che si lascieranno legittimamente riconoscere, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito.
Qui ad e-Atene noi facciamo cosė.
Il progetto senza fini di lucro, mira a creare una comunità certificata di utenti che possano operare in democrazia diretta.
Quando l'avrai usato, capirai davvero la sua straordinaria importanza. Democrazia diretta, e-voto, partecipazione le parole chiave.
Sei entrato in un sistema che permetterebbe ad ogni partito politico di attuare immediatamente la democrazia diretta.
di Fabio D'Anna
Domenica 2 ottobre Le Iene hanno realizzato un servizio sulle presunte firme false del M5S Palermo. Hanno ovviamente omesso di dire alcune cose ma durante il servizio hanno fatto vedere per alcuni secondi il documento che a loro dire un anonimo gli ha inviato denunciando il fatto. Mediante il fermo immagine abbiamo letto una parte del documento e vi riproponiamo qui la trascrizione.[tra parentesi quadre i nostri commenti]
Vogliamo [sembra che l'anonimo non parli solo per se, ndr] sottolineare che c'erano delle amicizie tra i poliziotti che portarono avanti queste indagini. In particolare con un Questore della Polizia politica Digos, di cui non ricordiamo il nome (lo abbiamo [ancora al plurale] visto un paio di volte su banchetti e alle nostre iniziative [quindi chi ha scritto alle iene è interno ai 5 stelle] era alto e con il naso lungo e la faccia irregolare come Totò l'attore) era ed è tuttora amico di Ciaccio e Nuti. La cosa che parve strana è che appena uscito dall'Ufficio di Polizia per testimoniare, il Professore Pintagro venne raggiunto da una telefonata da parte di alcuni attivisti del Movimento che gli chiesero subito: "che cazzo hai fatto, la spia su di noi. Con la polizia?". Alla faccia del segreto professionale! E poi chi andò per testimoniare a dire la verità fu trattato come colpevole, piuttosto come qualcuno che voleva fare luce sulle cose!
Lo Stesso Davide Faraone, circa un anno dopo la presentazione dell'esposto, scrisse un Tweet molto eloquente: "Nuti pensa ai vostri portaborse in Sicilia, parenti e trombati, e pensa alla firme per la candidatura a sindaco" (ecco il link per vostra comodità http://livesicilia.it/2014/01/15/nuovo-duello-nuti-faraone-la-polemica-corre-su-twitter_430105/). Ecco perché l'Onorevole Faraone è in indirizzo. Comunque tutti sapevano, siamo sicuri che Luigi Di Maio non ne sapesse nulla-ecco perché c'è anche lui indirizzo così verrà informato dai suoi collaboratori infedeli- ma nessuno ha preso provvedimenti. [bisognerà vedere se Di Maio capirà la lettera].
Ora però c'é un fatto nuovo per
il quale vi scriviamo.
Dopo 4 anni abbiamo ritrovati alcuni degli originali dei moduli che
erano stati fatti firmare per presentare la lista. Cioé i moduli che
hanno le vere firme dei sottoscrittori, quelli sottoscritti in
maniera legale, e non quelli che vennero poi occupati falsamente dal
gruppo di Nuti, La Rocca & co. I moduli con l'errore che
costrinse questi sciagurati a falsificare le firme. Al momento ve ne
alleghiamo solo 5 fogli in originale che sono riemersi dalle nostre
ricerche. Questi moduli in originale e con le firme vennero poi
sostituiti (ma come vedete non ebbero neanche l'intelligenza di
distruggerli) da quelli ricopiati in fretta e furia. A questo punto
non sarà difficile per voi fare i dovuti raffronti confrontabili con
i moduli taroccati che vennero invece presentati in occasione della
competizione elettorale. E non vi sarà poi difficile verificare che
le firme non coincidono e chiamando le persone scoprire che i moduli
che vi abbiamo presentato noi sono quelli con le firme originali e
gli altri sono invece dei moduli contraffatti.
Utente: DANNA
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del 04/10/2016
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