Qui le decisioni sono prese da tutti invece dei pochi: è per questo che la chiamiamo democrazia diretta. Qui ad e-Atene noi facciamo così.
Assicuriamo diritti eguali per tutti quelli che si lascieranno legittimamente riconoscere, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito.
Qui ad e-Atene noi facciamo cosė.
Il progetto senza fini di lucro, mira a creare una comunità certificata di utenti che possano operare in democrazia diretta.
Quando l'avrai usato, capirai davvero la sua straordinaria importanza. Democrazia diretta, e-voto, partecipazione le parole chiave.
Sei entrato in un sistema che permetterebbe ad ogni partito politico di attuare immediatamente la democrazia diretta.
di Decidiamolo Insieme
Tra la democrazia perfetta e la dittatura esiste una scala di infinite possibilità, la democrazia non è un valore discretto, bianco o nero, acceso o spento, la democrazia può peggiorare e può anche migliorare. Le costituzioni servono proprio a stabilire dei principi, dei limiti entro cui l'azione di qualunque forza antidemocratica possa avere un argine invalicabile. Anche le costituzioni non sono perfette, soprattutto se alcune parti di essa non vengono attuate e rimangono lettera morta, a volte lasciano spazi in cui forze disgreganti riescono ad insinuarsi.
In Italia stiamo vivendo un periodo estremamente particolare, come potete immaginare le leggi elettorali sono determinanti nel fissare il livello di democrazia di uno Stato, però nonostante la nostra ottima carta costituzionale, abbiamo votato dal 2005 ad oggi con leggi elettorali che ledevano i naturali diritti dei cittadini ed alteravano in sostanza i risultati elettorali che di una democrazia rappresentativa sono la base. Prima il Porcellum, una legge che è stata dichiarata incostituzionale dopo 10 anni di tormentato iter processuale portato avanti da normali cittadini. Una legge che tutti i partiti rinnegavano, persino chi l'ha presentata in parlamento la definì porcata, nessuna forza politica di fatto l'ha mai toccata. Dopo al bocciatura della corte costituzionale, magicamente le forze che non erano mai riuscite a trovare un accordo, lo trovano in poco tempo, la nuova legge si chiamava Italicum (come dire un'anomalia solo italiana), anch'essa incostituzionale.
Oggi abbiamo una legge elettorale alla Camera diversa dalla legge elettorale per il Senato, entrambe frutto del rimaneggiamento dovuto da sentenze della Corte Costituzionale che si sa non può scrivere le leggi, può solo abbrogare le parti ritenute illegittime. Buonsenso vorrebbe che si facesse una legge armonica e priva di difetti di legittimità costituzionale. Le notizie che ci giungono in parlamento non lasciano ben sperare e la legislatura ormai volge al termine.
La politica dovrebbe servire a creare, mediante lo scontro dei più
variegati punti di vista, una sintesi di quella che è la volontà del
popolo sovrano e trovare le soluzioni ai problemi di noi tutti, non come
supremazia di una parte verso un'altra ma come volontà di far emergere
il bene comune.
Ciò che è stato prodotto invece sono numerosi tentativi di schiacciare i nostri diritti di cittadini elettori. Indipendentemente dal loro programma, queste forze politiche hanno dimostrato di non sapere o volere essere dalla parte del popolo, porre ancora fiducia alle stesse significa voler rinunciare masochisticamente alla sovranità popolare.
Paradossalmente, la cattiva gestione politica degli ultimi anni ha prodotto la convinzione che la situazione attuale sia proprio il frutto della democrazia, mentre invece è il risultato di un continuo diniego di valori fondamentali, di continui tentativi di aggiramento dei processi democratici, di appiattimento e annichilimento della volontà del popolo.
Per contrastare la tendenza dei partiti alla conquista assoluta del potere mascherata da decisionismo (che dovrebbe servire a superare l'immobilismo da loro stessi causato e che invece attribuiscono ai processi democratici) è necessaria una forza uguale ed opposta che miri a migliorare la democrazia partendo proprio dal suo interno, la mancata applicazione dell'art.49 della costituzione è proprio uno degli artifizi usati dai partiti leaderistici per sovvertire a loro favore quello che in teoria era prerogativa del popolo.
Decidiamolo Insieme nasce con questo obiettivo, ha creato un nuovo modello organizzativo che applicato ad ogni partito renderebbe l'intero sistema più democratico e maggiormente corrispondente alla volontà del popolo sovrano, si adopera per far conoscere ed attuare la costituzione, migliorare i processi democratici, ad esempio chiedendo l'introduzione del referendum propositivo, studia, applica divulga e propone metodi partecipativi a più livelli.
Decidiamolo Insieme sviluppa tutte quelle iniziative che possano migliorare la democrazia ovvero che possano rendere maggiore la corrispondenza tra volontà del popolo ed opera di governo. La democrazia ha bisogno di numerose persone per essere supportata, serve anche il tuo aiuto, non chiediamo particolari competenze o impegni, per noi ha già un grande valore la tua opinione, l'importante è partecipare!
Come mi iscrivo a Decidiamolo Insieme?
Modulo di Registrazione a Decidiamolo Insieme
Tieniti informato su Decidiamolo Insieme
Registrati alla nostra NewsLetters
Utente: DANNA
Pubblico
visite 1756
del 05/07/2017
Tutti gli articoli
Costituiamoci
Lettera agli indecisi
L'alternativa che non cerchi
Il paradosso delle regioni a statuto speciale
Il Doppio Lavoro