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Qui le decisioni sono prese da tutti invece dei pochi: è per questo che la chiamiamo democrazia diretta. Qui ad e-Atene noi facciamo così.

Assicuriamo diritti eguali per tutti quelli che si lascieranno legittimamente riconoscere, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito.
Qui ad e-Atene noi facciamo cosė.

Vivere l'informazione in Italia

  • L'informazione

    L'informazione

    Se scrivi a mio favore sei un genio

    di Christian Abbondanza
    In Italia c'è un informazione libera e c'è un informazione manipolata... poi c'è anche un informazione superficiale. Nulla di più normale ed abituale. Il problema centrale è però cosa vogliono gli italiani. E, diciamocelo, gli italiani vogliono l'informazione che gli dice ciò che loro vogliono sentire... per gli italiani questa è la stampa "libera". Così, ad esempio, per gli elettori del centrodestra la stampa "libera" è solo quella che parla bene di Berlusconi, per gli elettori di centrosinistra, ormai da anni, la stampa "libera" è solo quella che parla contro Berlusconi... e per i neo entrati elettori "grillini" la stampa "libera" è solo quella che loda il M5S e Beppe Grillo. i fruitori dell'informazione, in Italia, soffrono di strabismo e quindi amano l'informazione strabica. Ci si dimentica che l'informazione indipendente parla bene o male di questo o quello quando è necessario farlo perché ci sono fatti che devono essere raccontati, così che, in democrazia, ognuno possa farsi una sua opinione. Ecco, gli italiani, delle varie fazioni confondono il "propagandismo" con la "libera informazione"... non vogliono sapere i fatti, conoscerli e valutarli, ma vogliono leggere e sentire ciò che gli offre piacere. E' proprio grazie a questa strana concezione, essenza del fideismo, che tante storture di movimenti e partiti, che si sono vissute nel tempo recente, si sono consumate giorno dopo giorno... perché chi osava indicare i fatti, le storture e le contraddizioni era tacciato di essere un "nemico", evitando così di correggere quelle storture, divenute, poi devastanti.

    Utente: DANNA

    Pubblico
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    del 21/05/2013

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