Qui le decisioni sono prese da tutti invece dei pochi: è per questo che la chiamiamo democrazia diretta. Qui ad e-Atene noi facciamo così.
Assicuriamo diritti eguali per tutti quelli che si lascieranno legittimamente riconoscere, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito.
Qui ad e-Atene noi facciamo cosė.
Il progetto senza fini di lucro, mira a creare una comunità certificata di utenti che possano operare in democrazia diretta.
Quando l'avrai usato, capirai davvero la sua straordinaria importanza. Democrazia diretta, e-voto, partecipazione le parole chiave.
Sei entrato in un sistema che permetterebbe ad ogni partito politico di attuare immediatamente la democrazia diretta.
di Luigi Intorcia
La mia libertà finisce dove incomincia la vostra.
In merito alle notizie di stampa, la presunta assemblea straordinaria del 7.9.14, imposta da alcuni associati senza il rispetto delle regole decisionali vigenti in DiM, è una gravissima forzatura antidemocratica, che porta ad una insanabile violazione dei principi espressi nella nostra Carta dei Principi e nelle regole del nostro Statuto.
DiM, è una associazione regolarmente registrata, che opera attraverso regole democratiche approvate attraverso gli strumenti di voto nel tempo adottati .
Si afferma con forza, e senza nessuna possibilità di cedimento, che tutte le decisioni che non rispettano le regole democratiche di DiM, sono illegittime e pertanto nulle e non hanno alcun valore per DiM. Ogni azione, intesa a violare le regole democratiche di DiM, troverà ferma opposizione in tutte le 'sedi' possibili e le relative azioni antidemocratiche saranno denunciate in modo fermo e deciso.
In effetti, vi erano "due iniziative": una prevedeva una assemblea proposta, discussa, convocata secondo arbitrio, l'altra - secondo le regole - una assemblea proposta, discussa, votata.
ASSOCIATI CHE IMPONGONO ED ESCLUDONO ALTRI ASSOCIATI BOICOTTANO E FORZANO
e
ASSOCIATI CHE VOTANO COSA DISCUTERE IN UNA ASSEMBLEA DEMOCRATICAMENTE.
La proposta di assemblea di Democrazia in Movimento, ha sempre avuto la caratteristica fondamentale, di tenere conto della volontà dell'associato e pertanto, di decidere nell'ambito di assemblee a qualsiasi titolo avvenissero, il 'cosa' discutere, ed è questa la caratteristica dell'assemblea proposta e convocata per il 5 ottobre, nelle forme e nei 'unici' modi che DIM ha legittimamente stabilito.
Ma la differenza sta proprio nel voto.
Nelle democrazie si vota, negli altri sistemi si impone. Il voto è poi parametro per verificare la legittimità delle iniziative, quelle che si votano lo sono, le altre no.
Si ribadisce, che Democrazia in Movimento ha organi e strumenti operativi perfettamente legittimi e i sottoscritti associati ,oggi maggioranza in DIM, rinnovano espressamente la propria fiducia nel Presidente, nel Vice Presidente e nel Tesoriere e nella piattaforma di voto deliberata.
Utente: LUIGI_INTORCIA
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del 10/09/2014
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