Qui le decisioni sono prese da tutti invece dei pochi: è per questo che la chiamiamo democrazia diretta. Qui ad e-Atene noi facciamo così.
Assicuriamo diritti eguali per tutti quelli che si lascieranno legittimamente riconoscere, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito.
Qui ad e-Atene noi facciamo cosė.
Il progetto senza fini di lucro, mira a creare una comunità certificata di utenti che possano operare in democrazia diretta.
Quando l'avrai usato, capirai davvero la sua straordinaria importanza. Democrazia diretta, e-voto, partecipazione le parole chiave.
Sei entrato in un sistema che permetterebbe ad ogni partito politico di attuare immediatamente la democrazia diretta.
di Paolo Marani
Il
movimento che volevo io a Cesena era quello delle origini, semplici
cittadini che saltano il meccanismo di delega e cercano di applicarsi
per gestire in prima persona e con buonsenso i beni pubblici. Per fare
questo servono cittadini indipendenti e consapevoli, capaci di fare rete
assieme, non certo persone il cui scopo principale sembra essere
l'assecondare l'ortodossia del gruppo, per sentirsi importanti e
depositari di una verità rivelata.
Per questo mi sono
autosospeso dal gruppo di Cesena, nella speranza che i più moderati e
ragionevoli capiscano che fare politica è mestiere difficile, serve
tempo, riflessione, competenza, collaborazione (senza inciuci), onestà
intellettuale, e soprattutto TOLLERANZA e accettazione democratica delle
diversità.
Quando invece diventa "tu sei fuori perché non
accetti che gli altri sono tutti nemici e noi siamo tutti puri", allora
la politica diventa qualcos'altro, l'autoconservazione di se stessa,
l'istinto di protezione del gruppo (che è esso stesso una casta), con
conseguente violenza verbale autoimmune nei confronti degli attivisti
stessi. Esattamente come avviene nei partiti che si vorrebbe criticare.
E io di violenze verbali ne ho ricevute pure troppe, e intollerabili.
Questo per rispondere una volta per tutte al vero motivo del perché sui
quotidiani appaiono articoli (con contenuti tra l'altro mai decisi e
passati da alcuna assemblea) secondo i quali rischio di essere cacciato
dal movimento.
Dato che questi articoli non li ho scritti di
mia iniziativa, mi sento in dovere di difendermi rispondendo agli stessi
senza essere tacciato di colui che intende danneggiare il movimento,
alle cui idee di fondo, non molto ben interpretate a mio parere dal
gruppo di Cesena, ancora io fermamente credo.
Utente: DANNA
Pubblico
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del 15/05/2013
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